domenica 11 settembre 2011

Benvenuto Gabriele!

Gabriele





                                            Il regalo che ci offre babbo Andrea...

Mi chiamo Andrea, sono il babbo di Gabriele Dalla Porta. Mio figlio è un bambino con sindrome di “Up”.

La mia agenda personale è composta di molte pagine lasciate in bianco. Non perché non abbia impegni, ma perché cerco di memorizzare i miei appuntamenti nei diversi giorni della settimana allo scopo di esercitare la memoria. Uno dei rari appuntamenti che ho trascritto è quello dell’ecografia di mia moglie Serena del 1 febbraio 2011. Giorno nel quale la nostra vita è cambiata drasticamente, perché abbiamo avuto i primi campanelli di allarme relativi al fatto che Gabriele avesse la sindrome di Down: traslucenza nucale elevata rispetto ai parametri “standard”.

Le prime reazione di quei giorni, legate alla presunta sindrome, furono di disperazione totale. Non accettavo che mio figlio fosse “diverso”. Perché proprio lui, così indifeso? Me la sono presa con me stesso e con Dio. Con mia moglie Serena, abbiamo iniziato a discutere sul caso di eseguire esami invasivi, ma poi arrivammo alla conclusione che avremmo comunque tenuto il bambino e sarebbe stato solamente correre dei rischi inutili.

Abbiamo quindi iniziato una serie di controlli ecografici molto serrati, tutto allo scopo di capire le reali condizioni di salute di Gabriele, perché in una ecografia di secondo livello era emerso un problema cardiaco importante: il canale atrioventricolare completo. In maniera meschina, questo problema, rappresentava per me anche un salvagente, i risultati sballati del duo test, la traslucenza nucale elevata, potevano essere giustificati dalla presenza di questo difetto cardiaco. E’ sciocco, lo so, ma mi aggrappavo a tutte le parole di speranza che i dottori, a volte anche tra sé e sé, pronunciavano.

Tutto il percorso della gravidanza è stato vissuto da parte mia con una serie di stati emotivi contrapposti e devastanti quando mi travolgevano in pieno, legati una volta alla disperazione e un'altra volta alla speranza. Non potevo sopportare, stupido!, che le aspettative che nutrivo nei confronti di mio figlio fossero cancellate dalla sindrome di Down. Che stupido! Preoccupato del futuro di mio figlio e basta!

Poi è arrivato il 3 Luglio 2011 e alle 2.00 di mattina è nato Gabriele. I dottori che erano stati avvertiti i giorni prima del parto dei problemi cardiaci di mio figlio, mi dissero subito che erano evidenti tratti i somatici della sindrome, tra l’altro confermati nei giorni successivi dal cariotipo.

In quel preciso istante mi è crollato il mondo addosso, sono rimasto in pedi per miracolo, pensavo di svenire, pensavo di essere preparato alla notizia, ma i miei falsi idoli prevalevano su di me fino a non farmi nemmeno preoccupare del problema ben più serio del suo cuoricino. Anzi, in maniera molto meschina, speravo che quel cuoricino potesse smettere di battere. Sono entrato in profondo conflitto anche con la fede.

Non sono stato affatto di supporto nemmeno per mia moglie, sono entrato in un profondo stato di malessere, che forse a distanza di qualche settimana, sono riuscito a superare.

Sembra strano, ma la cura migliore al mio cattivo umore è proprio Gabriele, più sto con lui e più divento ironico, sdrammatizzo, non in maniera isterica, ma in forma costruttiva, di padronanza della situazione.

Proprio in questi giorni mi sento più sereno! Sta avvenendo tutto in maniera spontanea e naturale, accetto che Gabriele abbia dei doni speciali, primo fra tutti la serenità che riesce ad infondere nelle persone che lo coccolano. Inizio a riprogettare sogni per la mia famiglia. E’ incredibile, la presenza stessa di Gabriele tira su il morale. Per questo io e mia moglie, scherzando, diciamo che Gabry è un bimbo “Up”. Mi interessa solo il bene per Gabriele. Il suo cuore si sta comportando molto bene, dovrà subire un intervento in futuro, ma i dottori sono molto positivi. Gabriele ha una fibra molto forte.

Sono consapevole, che ci saranno momenti difficili da affrontare, ma ho una famiglia speciale.

So che i nostri percorsi saranno diversi da quelli prefigurati all’inizio della gravidanza, ma non saranno di sicuro meno gioiosi. La vitalità di Gabry è contagiosa. Gabry ha una mamma splendida. E’ destino che con una mamma così non si possa fare che cose straordinarie nell’ordinarietà della vita di tutti i giorni.

Cosa penso adesso del futuro di Gabriele? Come sostiene una coppia di cari amici, anche loro con una bimba di tre anni, speciale come Gabriele, il futuro dei nostri figli non può essere che come il cielo cantato da Rino Gaetano e cioè “sempre più blu”.




                                   ... e il prezioso dono di mamma Serena   

Ciao a tutti! Questo è il nostro bambino…il nostro tesoro, il nostro piccolo eroe. Gabriele è nato il 3 luglio, prendendoci un po’ di sorpresa, doveva nascere un mese dopo. Tutta la gravidanza è stata particolare, sin dall’inizio questo viaggio ha saputo farci mettere in discussione, confrontare, piangere e gioire, avvicinare, lasciare, ritrovarsi, crescere. Dalla prima ecografia è risultato un igroma cistico e in tanti ci consigliavano di interrompere la gravidanza, dicevano: “Chi ve lo fa fare?”. In effetti il mondo mi si è sgretolato tutto intorno: il mio bambino poteva essere malato, anche gravemente. Da subito la nostra è stata definita una gravidanza a rischio,ogni volta mi chiedevo…ma a rischio per chi? Per voi che guardate agli altri essere umani come un pericolo alla piattezza della vita? In effetti è stata a rischio anche per Gabri, perché spesso ci veniva ricordato che potevamo rifiutarlo. Io non ho avuto scelta, dal primo momento che ho saputo di averlo dentro e ancor di più dopo la prima ecografia, ho sentito che la sua esistenza era naturale, necessaria, unica. Spesso lo definisco “il mio bambino”, ma so che la sua vita non è mia, che mi è stato dato in dono, un dono speciale, perché avevo bisogno proprio di lui.

Le ecografie successive hanno rilevato una malformazione cardiaca, “tipica” del quadro della sindrome di Down e quindi lo spettro delle varie problematiche possibili si è ristretto e definito.

Gabriele è, come ognuno di noi, persona unica e irripetibile, necessaria alla costruzione del bene in questo mondo. E’ stato pensato sin dall’eternità e il suo nome era già scritto. Il nostro compito sarà quello di accompagnarlo nella scoperta della sua strada, dei suoi talenti, di ciò che lo renderà felice.

Da subito in effetti è stato per noi un dono. Ci ha aiutato a guardarci dentro in modo per niente scontato, a ritrovare prima noi stessi, poi l’uno per l’altra. Le nostre famiglie ci sono state molto vicine e i rapporti che sembravano ormai lontani, si son rivelati caldi e vivi.

Sono sicura di essere stata salvata da una vita che scivola via indifferente, sono sicura che Gabriele riuscirà a ricordarmi l’essenza della vita, la necessità della relazione autentica con gli altri, il non perdere il filo nel non senso, nell’apparenza.

La paura per il futuro, a volte anche travolgente, mi stringe il cuore. Affronteremo le situazioni giorno per giorno come meglio potremo, chi di noi non ha avuto difficoltà e delusioni? Il mondo lì fuori non è tutto grigio, anzi siamo contornati di belle persone che contribuiranno alla felicità di Gabri.





E' sempre una gioia vedere un bimbo appena nato, ma è commovente quando lo "conosci dalla pancia". E' successo questo, con Andrea e Serena, che ringrazio veramente di cuore per aver accolto l'invito a raccontarsi, e a regalarci immagini così intime ed emozionanti. 
La nascita di un bimbo genera lacrime, di gioia. Purtroppo, nella maggior parte dei casi, quando nasce un bambino con la sindrome di Down scendono lacrime di disperazione. Ecco, se potessi esprimere un desiderio adesso, se potessi chiedere agli angeli di intercedere per noi, direi: "Aiutateci a far sì che il nostro impegno possa, un giorno, trasformare in sorrisi quei pianti, quelle lacrime in fiori"

www.at21.it

10 commenti:

  1. Come ad ogni coppia che ha avuto un bambino, auguro tanta felicità, in particolare a voi e al vostro piccolo Gabriele perché con la simpatia e dolcezza, che solo le persone con la sindrome di Down riescono a trasmettere, sicuramente avrà una vita felice e serena e saprà circondarsi di persone che gli vorranno un gran bene.

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  2. Che dolce il vostro Gabriele! Sai, per combinazione si chiama cosi' il figlio di nostri amici, che dopo il disorientamento iniziale per avere un figlio down, hanno fondato ad Arezzo, una associazione, per sensibilizzare.....la societa' sui ragazzi down!! Gabriele che conosco io, ha una sensibilita' fuori del comune!
    eccezionale! E' un giovanottino e sta studiando con profitto!Sa usare bene il computer e altro!Ma cio' che ricordo con commozione e' l'atteggiamento che ebbe quando aveva poco piu' di 8 anni! Io avevo appena avuto un grosso dispiacere che non avevo comunicato a nessuno....Nel gruppo di adulti e bambini nel giardino condominiale, Gabriele venne verso di me, smettendo di giocare e mi disse:- Annarosa, perche' sei triste? Giochiamo! Quell'episodio, mi colpi' l'anima, giocai con il piccolo e mi rasserenai e compresi che la natura come risarcimento aveva donato a Gabriele, una sensibilita' eccezionale!!! Amatelo il vostro Gabriele, e vedrete i frutti nel futuro......
    Un saluto da AnnaRosa

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  3. Complimenti per la serenità che ci trasmettete e per il coraggio di affrontare e raccontare le vostre emozioni che emozionano anche noi che leggiamo. Gabriele è meraviglioso e sereno. Auguri
    da I cuochi di Lucullo

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  4. Gabriele è il nome di un arcangelo.....quello che ha portato i più bei messaggi di Dio....

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  5. Carissimi Andrea e serena non ci conosciamo
    mi chiamo cristiano e mia moglie Yumi (coreana)
    abbiamo anche noi una bambina di 11 anni con sindrome di "Up" forse anche troppo up perchè ci fa sentire a noi spesso Down in quanto è talmente testona che una noce di cocco in confronto è dura, a un caratterino che te lo raccomando e pur essendo seguiti (benissimo tra l'altro dall'associazione T21 ) spesso ci ritroviamo con le spalle al muro...in quanto è veramente forte (di carattere)....ti scrivo queste due righe per condividere con te il dolore iniziale di cui parli e che per noi è stato tutta una sorpresa affrontata tre giorni dopo la nascita(in Australia)che ci devastò emotivamente (credo che ci abbiamo messo circa tre anni o 4 prima di metabolizzare il tutto)...oggi Dharma è il centro della nostra vita ...è attivissima questo anno è in 5a elementare e tutte le settimane ci regala qualche bella perla con la scuola....
    frequenta un corso di nuoto 2 volte alla settimana..insomma praticamente fa tutto quello che io credevo non avrebbe fatto mai...solo perche della sindrome di down io non ne sapevo assolutamente niente prima della nascita di dharma e dopo è stato tutto da scoprie....insomma un grosso bacio a gabriele che sono sicuro vi porterà tanta gioia e soddisfazione....
    Cristiano

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  6. Da quando leggo qui le storie dei bambini "Up" (tutte belle ed intense), è la prima volta che mi scendono le lacrime.
    Il contrasto tra la disperazione iniziale di Andrea e la saggezza materna di Serena......
    Credo che Gabriele abbia saputo scegliere bene la famiglia nella quale portare il suo sorriso e la sua presenza.
    Anch'io mi unisco agli altri commenti facendo tanti auguri (doppo, tripli, quadrupli) a questa bella famiglia per la nascita del loro piccolo-grande Gabriele.

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  7. Tanti auguri al piccolo Gabriele e a tutta la sua famiglia!

    Marco

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  8. Ci riteniamo molto fortunati ad avere degli amici come voi. E' grazie ai nostri figli che possiamo scoprire la ricchezza di chi ci sta accanto... senza"perdere il filo nel non senso e nell'apparenza".

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  9. Sono molto contenta, dopo il periodo di latitanza estiva, di riprendere a frequentare il blogg proprio con la lettura delle due belle e diverse testimonianze dei genitori del piccolo Gabriele (ottima scelta per il nome anche mio figlio si chiama cosi!). Da donna e mamma mi sento molto vicina a Serena, ammiro la sua forza derivantele, secondo me, proprio dall'essere madre pronta, da subito, ad accettare e a valorizzare la vita preziosa nella sua unicità. Un abbraccio, anche se non ci conosciamo, ai genitori ed un bacio al bellissimo Gabriele!

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