domenica 18 settembre 2011

Chi lo legge questo libro? Voci

                                           Una chiacchierata coi ragazzi di adesso.
                Le loro giornate, la famiglia, la scuola, il lavoro, l'amicizia, i sogni, il futuro.


ALESSANDRA



Farò 20 anni a luglio. Adesso a casa dormo con la mia sorella più piccola. La mattina mi alzo da sola, senza la sveglia. Verso le sette. Vado in bagno, faccio colazione e poi esco.

Lavoro a San Domenico, a Fiesole. Devo prendere due autobus per andarci. Ci vado da sola. E' un'emozione andare fuori da sola, specie all'inizio, la prima volta: prendere l'autobus per andare da sola. Poi mi hanno dato anche le chiavi di casa.
Il lavoro è importante. Faccio la cameriera. Sono vestita con i pantaloni neri e la camicia bianca. Devo essere sempre ordinata, pulita e...sorridente. Ci riesco quasi sempre. La mattina bisogna apparecchiare, si spazza, si pulisce, si mette l'acqua sui tavoli. Poi mangiamo noi, prima di tutti, alle 11,30, e poi iniziamo a servire i tavoli. Sono su due piani, e ora anche in giardino.
Mi piace più questo lavoro che la scuola, dove continuo ad andare il mercoledì e il giovedì. Questo lavoro serve per imparare, e farlo diventare poi un lavoro vero. Qui per fortuna non c'è da scrivere né da leggere, e mi piace di più, invece la scuola mi stressa.
I colleghi di lavoro sono tosti, però bravi. C'è chi mi insegna a servire e a scrivere le comande. Adesso faccio da sola anche queste, prendo le ordinazioni e poi porto i piatti. Il venerdì c'è anche una mia amica, che lavora in cucina. La cucina è grandissima. Si apre a mezzogiorno e mezzo e si chiude alle tre. Dovevo smettere a giugno invece continuerò fino a ottobre. Sono contenta, perché il lavoro è importante.
Faccio anche un corso di teatro, e vado in piscina, tre volte alla settimana. Prima di tuffarci si fa ginnastica, poi abbiamo dei maestri che ci insegnano a nuotare. Sono brava. Faccio anche musica. Canto, c'è una persona che ci insegna la musica. Mi piacciono Laura Pausini e Jovanotti. La sera poi sono stanca, resto a casa e vado a letto alle nove, perché la mattina mi sveglio presto. A volte guardo la televisione, mi piaccioni I Cesaroni.
Diverse persone mi hanno aiutato, insegnato a fare le cose da sola. Gli amici, il mio educatore, i miei genitori. La mia mamma ha più pazienza anche se stiamo sempre a litigare per il cellulare, perché finisco subito i soldi.
Telefono sempre al mio fidanzato, Andrea. Stiamo insieme da dieci mesi, ci vediamo al teatro, e per San Valentino siamo andati a cena insieme.
Il sogno della mia vita è sposarmi con lui. Anche lui è innamorato, mi scrive le lettere. Le scrive al computer. Le conservo, ma quello che mi scrive non si può dire.
Da grande mi piacerebbe lavorare come cameriera e vivere insieme a lui. Vorrei una casa grande. Vorrei occuparmi di pulire, lavare e stirare, fare tutto io. Mi piace stare a casa e fare le cose.








Io sono l'ultima di cinque fratelli. Vivo con i miei genitori e nell'appartamento accanto ci sta mia sorella.
Quando ho cominciato a lavorare era il 1991, ormai sono 18 anni. Lavoro come usciere, al Comune. E' divertente, i colleghi mi vogliono tanto bene. All'inizio non volevo cominciare perché facevo le mie cose, i ricami, e mi piaceva continuare con quelli. Poi invece il lavoro mi è piaciuto tanto e non ho più voluto smettere.
Io la mattina mi alzo alle 6,30, e per prima cosa faccio la puntura per il diabete. Poi vado in bagno, mi vesto e poi faccio colazione, che però prepara la mamma, sennò non faccio in tempo. A lavoro vado in autobus. Quando ho un po' di tempo, a casa, continuo ancora a fare dei ricami.
Amo stirare. Lo faccio anche per i miei genitori. Amo anche mettere i cocci dentro la lavastoviglie. Mi piace mettere in ordine, insomma mi piace pulire la casa. Ora la mamma ha qualche difficoltà e allora le cose le faccio io, o le fa mia sorella.
Con mio fratello e la sua fidanzata una volta ho fatto anche un viaggio. Siamo andati in Francia. Ora esco di meno, solo dalla mattina alla sera, perché se mamma non sta troppo bene non la voglio lasciare troppo sola. Io li coccolo, i miei genitori, e loro coccolano me. Anche quando vado fuori io ci penso, a loro.





SILVIA






I miei genitori si mantengono giovani. La mia mamma io l'aiuto a ripiegare le lenzuola lunghe. A volte vado anche a dormire dalla mia nonna, perché vive da sola, il mio nonno non c'è più, e allora bisogna stare con lei. Ha una novantina d'anni. A volte mi fa piacere stare a dormire lì, a volte un po' meno. Dipende dai momenti, a volte vorrei fare altre cose.
Prima sognavo di avere la donna delle pulizie, in casa mia, per non dover fare niente, invece ora mi sento più sprint, sento di poter far tutto. Mi sento una donna tuttofare. Io sono contro i pregiudizi sulle donne.
Ormai mi sono levata il pensiero di fare bambini e di sposarmi. Non mi voglio sposare, sto bene da sola, non voglio avere problemi in casa. Però allontanarmi un po' dai genitori lo vorrei.
Una volta ho provato ad andare in campeggio con le mie amiche. Un'esperienza bella, ero un po' preoccupata però è stato bello. Ero preoccupata soprattutto dal campeggio, era la prima volta. Quest'anno ci ritorno, a Riccione.




MARIA PAOLA

A Riccione sono stata anch'io, una volta, a fare la zia. Cioè aiutavo a guardare i miei nipoti più piccoli.


SILVIA

Noi in campeggio abbiamo visto il mare di notte, sulla spiaggia. Qualcuno ha fatto anche il bagno a mezzanotte.
I miei genitori sono un po' apprensivi, a volte troppo e mi fanno un po' arrabbiare. Ci ho discusso un po'. A me farebbe piacere andare un po' in vacanza da sola. Però ho un rapporto bellissimo con il mio babbo. Lui è anche pittore, dipinge, fa dei quadri, è bravo.
Alcune mie amiche non mi piacciono quando sono gelose delle cose che faccio, tipo quando io vado a suonare. Per me l'amicizia deve essere una questione di festa. Io ci credo molto all'amicizia. A me non piacciono gli amici che sono falsi. Io un favore lo faccio volentieri, però siccome sono una delle più buone del gruppo a volte qualcuno se ne approfitta, e allora non mi piace. Nell'amicizia ci deve essere la libertà.
Per me anche la musica è una occasione di festa. Ho cominciato a suonare diverso tempo fa, nel 1994, quando ho smesso di andare a scuola. Una ragazza veniva a casa e mi insegnava a suonare la tastiera. Quando ha smesso di farmi lezione ci sono rimasta male, perché mi piaceva. Però adesso ho trovato un'altra ragazza, una professionista, che mi insegna, e io ci tengo molto a lei.
Adesso vado a casa sua a fare lezione. Mi fa suonare musiche sinfoniche, tipo Beethoven, Mozart, e con lei ci riesco. Anche l'Ave Maria di Schubert.
La passione mi è nata da quando ero bambina, ho sempre ascoltato musica e poi imparai a scriverla. Io scrivevo proprio le canzoni, poi avevo smesso ma ora ho ricominciato. Mi piace un sacco mettere parole e musica insieme, scrivere sul pentagramma. Da bambina mi restava difficile, non lo capivo, ma ora son partita alla grande. Leggo bene la musica, suono da sola, faccio dei programmi al computer, mi registro. Faccio anche le suonerie per il telefonino.
Poi so fare gli story-board, con un programma che mette le fotografie dentro il computer, insieme alla musica. Vengono fuori dei pezzettini di filmati fatti tutti da me, musica e immagini.
Mi piace anche fare le foto, da sola. Mi ha insegnato il mio babbo, che non solo dipinge ma è bravo anche a fotografare. Il computer lo so usare benino, anche se a volte ci litigo un po'. Ci parlo e ci litigo, con il computer.
Andare a vivere con certe mie amiche mi piacerebbe, però un po' mi metterebbero pensiero. Alcune vogliono troppo comandare. Con altre invece ci vado più d'accordo. Mi piacerebbe andare a vivere da sola anche se ci sono molte cose da imparare.
In casa già aiuto la mamma a fare un po' di tutto. Mi piacerebbe anche imparare a cucinare. Qualcosa faccio già. Tipo le pizze. Cioè quelle surgelate. E poi mi piace improvvisare. Cioè prendere gli ingredienti che ci sono e mettere tutto insieme. Io improvviso, butto tutto dentro, e quello che viene viene. Tanto mangio io. Invece i miei genitori sono più difficili.





MARIA PAOLA

Io so cucinare le patate, l'uovo. Le cose più complicate invece le fa la mamma perché quando torno da lavorare è tardi, e sono stanca. La carne per esempio non mi riesce di cuncinarla.








Molti spunti su cui riflettere. Sempre. Ogni volta.
Questo è uno spaccato di vita di alcune nostre "quote rosa": giovani (Alessandra) donne (Silvia) adulte (Maria Paola)...troppo forti!
Sono trascorsi già due anni da allora, e molte cose sono cambiate anche per loro...non siete curiosi di sapere cosa fanno adesso?

www.at21.it



6 commenti:

  1. Non dovevi farmelo...già ero commossa poi mi metti anche Nettuno!!! Siete adorabili!!!

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  2. ma certo che siamo curiosi.......curiosissimi!!!
    ma dove l'ha trovata questa bella sirenetta il nostro Nettuno?

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  3. Ecchettuvvvoiii???? Ecchettuvoicchevvenggafinlìafartiilgrattino? Saròmihagrullaio :-D

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  4. Sì, sì, anch'io sono curiosa :D
    Anvedi Nettuno con che bella Sirenetta!
    Dai, dai racconta... ;-)
    E tu, Liberuccia, non fare troppo chiasso, altrimenti la Antonella non ci racconta più niente :D :D
    Bacini a tutti

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  5. Libera, o'ccome ttù scrivi! :-D
    Anna, visto?...Se noi non andiamo al mare, è il mare che viene da noi!
    Cosa è cambiato nel frattempo? Io lo so ma non lo dico...curiosi! Come scimmie :-P

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