martedì 4 ottobre 2011

Benvenuto Mattia!

                                                                       Fiocco Azzurro




Dedicato a Mattia






Io e Francesco avevamo due figli rispettivamente di 19 e 15 anni e con loro, una famiglia “ normale”, legati da amore e rispetto ma presi ognuno dalla loro quotidianità in un mondo caotico dove l’apparenza e il correre diventano abitudini di vita. La maturità mi aveva portato un nuovo desiderio di maternità e nonostante i mille dubbi legati anche ai miei 40 anni decidemmo di avere un terzo figlio che però non arrivava.
L’anno scorso ci sono stati alcuni problemi in famiglia, qualcuno anche grave quando Mattia ha deciso di irrompere nella nostra vita. Eravamo felicissimi, in particolare io che di lì a poco potevo nuovamente soddisfare il mio desiderio di maternità. Mio marito era stato uno straordinario compagno durante la mia gravidanza come mai nella nostra vita, ha anche assistito alla nascita di Mattia, cosa che non aveva fatto con la nascita degli altri nostri figli. Mattia è nato il 02 agosto e quando l’ho visto ho pensato che era stupendo, meravigliosamente somigliante agli altri due e questo me lo ha fatto amare ancora di più.
Dopo un po’ lo portarono in patologia neonatale per alcuni problemi di respirazione dovuti ad una crisi ipoglicemica sopraggiunta in quanto io ero stata per mesi trattata con insulina per diabete gestazionale.
C’era in giro, tra i medici ed infermieri, un’aria strana che non avemmo nemmeno tempo di respirare che Mattia fu subito sottoposto ad esame cardiologico per scongiurare malformazioni congenite del cuore. Nonostante fosse negativo, venne comunque tenuto in neonatologia per monitorargli la respirazione e regolarizzargli la glicemia. Furono fatti ulteriori esami nello stesso clima caotico e a mio marito, presente, non veniva detto assolutamente niente.
Il giorno dopo, sentivo forte il bisogno di andare da mio figlio ma le infermiere non vollero poiché mi dissero che il medico doveva prima informarmi della patologia di Mattia ma poiché il tempo passava ed il medico non arrivava, mi recai al nido e un medico, in modo superficiale ed indelicato, in presenza di infermieri e di alcuni genitori, mi disse che Mattia aveva dei tratti somatici che facevano pensare ad una sindrome senza ulteriori spiegazioni, allorchè io capiì che si riferiva alla Sindrome di Down. Fu un fulmine a ciel sereno, non so bene descrivere ciò che ho provato in quel momento, di sicuro paura, smarrimento ma soprattutto mi chiedevo come era stato possibile…molte donne a 40 anni hanno figli e tutto fila liscio. Ma dovevo essere punita di qualcosa o scontare un peccato di qualcun altro? Toccò a me informare mio marito a meno di 12 ore dal parto, ricordo che si piangeva come bimbi e non avevamo il coraggio di guardarci in viso ma allo stesso tempo non vedevamo l’ora di portarlo a casa per poterci prendere cura di lui, fargli sentire che lo amavamo. Pian piano però lo smarrimento lasciava posto al nostro amore che cresceva sempre di più anche se è inutile nasconderlo….speravamo che l’esame genetico fosse negativo e mio marito era quasi sicuro che fosse così mentre io aspettavo l’esito con trepidazione poiché in cuor mio sentivo che sarebbe stato positivo. Infatti il 20 settembre arrivo’ la certezza che mattia fosse uno di questi bimbi speciali…..provammo subito lo sconforto nel pensare al suo futuro, alle sue delusioni in questo mondo spesso sterile. Il mio meraviglioso marito, dicendo che niente avrebbe cambiato il nostro amore per lui, non faceva altro che ripetermi che i genitori di questi bimbi vengono scelti e che Mattia doveva per forza nascere nella nostra famiglia. Lo so che sarà una vita da vivere con obiettivi da raggiungere a volte con faciltà altre con difficoltà ma per quale uomo normale non lo è? Mi è sembrato all’improvviso di vivere in un mondo a parte, un mondo a me prima sconosciuto ora tutto da scoprire, pieno di incognite in cui la nostra unica certezza è il nostro grande amore per questo bimbo di due mesi. Un bimbo come gli altri, con il bisogno di essere amato e che alle nostre attenzioni risponde con enormi sorrisi regalandoci la consapevolezza che lui è il più grande dono che potessimo ricevere. Ringraziamo Dio tutti i giorni per averci regalato Mattia il cui nome, scelto con casualità, significa appunto “Dono di Dio” ed è proprio per questa casualità che mi piace pensare che lui è un angelo al quale noi abbiamo dovuto mettere le ali.




Ciao Antonella, navigando in rete alla ricerca di notizie riguardanti la sindrome di Down mi sono imbattuta nel sito di trisomia 21 nonché nel tuo blogg. Leggendo le varie storie mi sono molto commossa, riscoprendo in ognuna delle storie un filone comune alla mia e sarei veramente felice se tu la potessi pubblicare. Ti mando la nostra storia e la foto di mattia in allegato.
Ti ringrazio, Antonella. 



Grazie a te.
Mattia è il primo bimbo che non ho - ancora - conosciuto di persona ma tramite il blog e ne sono felice. Spesso mi sono interrogata sull'utilità di questo mezzo.
Ecco, non importa aggiungere altro, è già tutto qui.






Mattia, sei bellissimo...e con il broncetto sei da morsi!
Via su, non arrabbiarti, lo so che ti sembriamo terribili e spesso, purtroppo, lo siamo, ma tu contribuirai a cambiarci, di questo ne sono certa...
un bacio grande così!




www.at21.it

11 commenti:

  1. Benvenuto Mattia, per te una vita ed un mondo d'amore, ciao...

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  2. Caro Mattia, Cara Mamma di Mattia, Caro Babbo di Mattia, Cari Fratello e Sorella di Mattia... Benevenuti.
    Ancora non ci conosciamo, ma sarà bello farlo quanto prima, magari il 9 ottobre alla festa nel Viale Volta.
    Mattia, è bellissimo, e vedrete che vi indicherà la strada per il vostro viaggio...ci sono tante cose da vedere insieme, come in ogni viaggio, tante foto da scattare, tante valigie da fare e disfare... tanti itinerari da cambiare all'ultimo momento.
    Anche io sono convinta che Olmo ha scelto la sua famiglia, dalla stellina da dove è arrivato... e così Mattia: siete voi che ha scelto come compagni del suo viaggio.
    Allora che dire se non Buon Viaggio e soprattutto Buon Vento...
    Beatrice

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  3. Sei proprio bello Mattia, i tuoi genitori non li vedo nelle foto ma saranno belli anche loro perché lo sono dentro.
    Tutte queste belle storie di bambini speziali ci mostrano genitori speziali, ed è meraviglioso.
    Molte volte nelle famiglie cosiddette "normali" molti genitori non dovrebbero essere considerati "normali" per la loro bassezza d'animo.
    Ben arrivato Mattia :D

    Scimmietta, ho attraversato il ponte e sono venuta di corsa, sarebbe bello poterlo fare anche domenica ma....... ;-)

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  4. Quanti nuovi arrivi, quante storie emozionanti..non posso far altro che darvi il mio benvenuto, con la speranza di conoscerci presto..anche perchè, se lo vorranno, i fratelli di Mattia potrebbero affacciarsi al nostro gruppo "TuttiSoFrà"!! Comunque sia..un passo alla volta, senza lasciarvi travolgere dal nostro turbinio! ;)
    Un abbraccio, per ora solo virtuale
    Samuele

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  5. La casualità è solo apparente. Nelle opere di Dio, niente è lasciato al caso.
    Sta sempre a noi essere pronti e riconoscere attraverso i segni che ci arrivano la Sua presenza.
    Teniamo presente che non siamo noi a scegliere i nostri figli, ma sono loro che scelgono noi come
    genitori, e se Mattia ha scelto voi, chissà se le ali le avete messe voi, a lui, o non sarà invece che attraverso lui voi non imparerete ad usare le vostre?
    Mattia, parla ai tuoi compagni di viaggio!

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  6. Benvenuto Mattia! Certo che questi bambini sono davvero uno più bello dell'altro... (mi riferisco anche a Gabriele, nato a luglio). Da mamma di una bimba paffuta di 5 mesi - Delia - non posso che rallegrarmene, e sognare che crescano insieme, diventino compagni di giochi, di scuola, amici e poi... chissa?! ;-) Un grossissimo abbraccio ai genitori di Mattia (e di Gabriele)

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  7. cari genitori di mattia...come non posso condividere un pensiero con voi..in quanto la nostra storia è praticamente identica alla vostra soltanto avvenuta 11 anni fa a Melbourne in Australia..da una coppia di genitori misti io italiano e mia mogli coreana, e di rispettivamente 26 25 anni infatti oggi ne abbiamo rispettivamente 38 e 37 l'unica cosa diversa è che noi non abbiamo mai vissuto quella parte di vita che molti hanno potuto assaggiare prima di avere un figlio "speciale"...
    Oggi però a 11 anni di distanza e con un percorso sempre in salita ,ci siamo ritrovati qualche giorno fa a parlare di alcune cose in macchina con mia moglie ed è emerso una realtà condivisa tra noi due : tornassimo indietro rivorremmo la nostra vita tale e quale a quella di ora con la nostra Dharma così come è, perché è cosi che la adoriamo che le vogliamo un mondo di bene e che ci fa sorridere e arrabbiare ma che è unica come sono unici tutti i figli del mondo...speciali o no....!!!!!

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  8. Elisa, vedo che sei sulla buona strada...sappi però che Delia, il suo compagno, lo vorrà scegliere da sola...;-)

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  9. E' bello leggere quanto ha scritto ognuno di voi. Io e Francesco vi sentiamo molto vicini e le storie di alcuni di voi le sentiamo nostre! In quanto a te Elisa la tua bimba, Delia, ci ha letteralmente folgorato.

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  10. Cara Antonella 1, hai perfettamente ragione... nelle faccende di cuore non c'è discriminante genetica che tenga: ognuno/a fa di testa e di cuore suoi! Ma che vuoi... ogni tanto esce già fuori il mio lato "suoceresco"... ;-)
    Antonella 2 (e Francesco): la folgorazione è stata reciproca, mi auguro davvero di potervi conoscere presto, ovviamente insieme a Mattia, per poterlo spupazzare un po' e condividere con voi l'orgoglio - sì, l'orgoglio - di avere dei figli così belli e speciali!!! :-)

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