giovedì 8 dicembre 2011

E'sciocco? La cucina Inte...Grata e i crostini neri della nonna.



Ero appena salita in soffitta per prendere gli addobbi di Natale, quando il mio sguardo si è fermato in un angolo pieno di scatole di varie misure, tutte polverose e legate con nastri di raso...non mi ricordavo di averle né cosa contenessero, eppure erano lì da anni. Non ho resistito, mi sono avvicinata, mi sono inginocchiata ed ho iniziato ad aprirle. Quaderni delle elementari, disegni con "scale di fioretti" che la maestra mi faceva annotare, uno dei tanti miei diari...
6 gennaio 1975 "La Befana dalla mia nonna", l'ultima.



Di quel tempo ricordo l'odore dei mandarini, probabilmente li mangiavamo solo a Natale, certo è che la nonna li attaccava all'albero, insieme alle noci incartate con la carta argentata, ai biscotti, ai cioccolatini e alla neve...cotone sui rami adorni di bellissimi fiocchi rossi! Ora che ci penso non era un vero e proprio albero, lei le chiamava "ciocche" e sotto non mancava mai la Sacra Famiglia posizionata sopra un morbidissimo tappeto di borraccina fresca. 
Decennio dopo decennio, sempre le stesse delicatissime statuine, o meglio ciò che di esse rimaneva. Ma erano belle proprio per questo: sapevano di guerra, di miseria, di quel coraggio che non le era mai mancato nella vita, e della sua gioia di vivere. Nonostante tutto.




Anche se non c'era tanto agio, l'allegria a casa della nonna non mancava mai, quella si rigenerava, si produceva automaticamente. 
"Gente allegra il ciel l'aiuta!" diceva.
Eravamo sempre in tanti per il pranzo della Befana, l'importante era "esserci", per il resto ci dividevamo quello che c'era..."crostini neri", ravioli al burro fatti in casa, spiedini di fegatelli di maiale e cavallucci.

I crostini neri della nonna erano così buoni che ancora oggi, quando non vado di fretta, li cucino così...

Crostini neri Toscani

Milza, 2 etti
Fegatini di pollo 2 etti
Acciughe sotto sale, N. 2
1 cucchiaio di capperi sott'aceto (possibilmente fatti in casa)
Mezza cipolla
Olio, burro, sale (poco) e pepe.

Levate la pelle alla milza e cuocetela col burro (se preferite olio) e un battutino di poca cipolla, sale e pepe. A metà cottura aggiungete i fegatini e quando avranno tirato il liquido bagnateli con brodo. Quando sono cotti tritateli fini insieme alle acciughe pulite e lavate; poi rimettete il tutto nel tegamino dove sono stati cotti i fegatini, aggiungete un altro po' di burro, scaldate il composto al fuoco senza farlo bollire e aggiungete i capperi precedentemente tritati con la mezza luna.
Spalmate la salsa su fettine di pane tostato imbevute nel brodo. Servite i crostini ben caldi.




Quando li serviva, riceveva sempre un caloroso applauso, e in risposta ai nostri complimenti ogni volta affermava: 
"Ci vorrebbero anche le budelline di pollo..." 
ho come l'impressione che lo dicesse per un benevolo inganno, ma in cuor mio mi auguro che quel "condizionale" sia rimasto tale!

Cuochi Speziali, provate a rifarli a casa, e perdonatemi questa nostalgica intrusione!

www.at21.it 

3 commenti:

  1. E' meraviglioso questo post..i crostini..posso pensare che hai pensato a me quando scrivevi la ricetta? Sai quanto mi piacciono..senti un pò, come mai non c'è più la pagina di Vineggiando-birellando?
    Tvtb :-)
    NOOOOOO "LE BUDELLINA" NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO :-(

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  2. Se ti porto gli ingredienti, me ne fai un barattolo?
    Bone le budelline fritte!!!!!

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  3. Sì, ma la milza dove la trovo??
    Facile dire provate a rifarli a casa:D
    Vorrò dire che te li prenoto per quando riesco a fare un salto a Firenze ;-)

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