lunedì 27 febbraio 2012

A presto

10 commenti:

  1. Ma subito subito però, ok?? ;-)

    Un abbraccio ed un altro BRAVI per l'accesso in finale ;-)

    Un abbraccio

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  2. Cara Antonella,
    e Cara Associazione Trisomia 21.
    Sono convinta che parlare a questo blog è come parlare all'associazione, e sordità improvvise o simulate permettendo anche agli associati che lo leggono.
    E' proprio agli associati che voglio parlare, da mamma, da amica, da collega di Antonella.
    Oggi è un giorno in cui è diventato necessario prendere le distanze.
    Distanze da ciò che è stato fatto con fatica fino ad ora.(ma mai rinfacciato o ostentato!).
    Distanze da quello per cui Antonella ha combattuto, patito notti insonni, digerito bocconi amari e fatto buon viso a cattivo gioco...
    L'integrità, la coerenza, la correttezza e la schiettezza di Antonella, il suo non scendere a compromessi, e l'obbiettivo unico e non contrattabile o modificabile di garantire con forza la dignità di persone dei nostri figli, amici, fratelli, cugini, che poi è la nostra dignità, mi hanno spesso riportato alle cose davvero importanti.
    L'egoismo, la vita frenetica, il non mettersi nei panni degli altri, il vedere ogni giorno il proprio orto, mi ha portato tante volte ad avere bisogno di cambiare il mio punto di vista, per ritrovare in me quei motivi veri ed unici che mi hanno permesso di vedere le cose che stavo facendo in un modo che mi appartenesse, come ti appartiene un figlio, che partorisci dal tuo essere, ma che poi diventa un pezzettino di mondo, suo malgrado, e nostro malgrado.
    E chi mi ha dato l'opportunità e gli strumenti per prendere le giuste misure è sempre stata Antonella.
    Quindi, fermati pure, amica mia, e prenditi il tuo tempo. Respira profondamente, e non ti preoccupare, col tuo passo veloce ci riprendi tranquillamente, lenti e sgangherati come siamo tutti noi, non siamo lontano, basta girare l'angolo, o scendere le scale.
    A presto.
    Davvero.
    Bea

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  3. Ti rinnovo quanto sritto con il mio SMS.
    E' vero, che tira tira, la corda prima o poi si spezza.
    Ma non pensare che chi tira la corda sia in grado di capire quando si romperà.
    Certo, è vero , a volte basterebbe un pò di umiltà e chiedere scusa, ma non tutti hanno un cuore nobile per ammettere di avere sbagliato.
    Pensa ai ragazzi e al vuoto che lascerai dentro di loro.
    Il resto sono dettagli legati a persone che hanno tanto ancora da imparare.
    Prendi pure tempo, ma prima di decidere chiedi consiglio al tuo cuore.
    Ciao Andrea

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  4. Te l'avevamo già detto ma ci piace ripetertelo:
    gestire l'associazione con tutte le sue complessità non è certamente semplice, ed accontentare tutti impossibile, ma a noi piace l'impronta che tu gli dai : attiva, determinata ma con solarità e amore.
    Ed è questa l' impressione che ci hai dato la prima volta che siamo venuti in associazione ed abbiamo parlato con te, ed è così che abbiamo pensato fosse improntato tutto il lavoro dell'associazione e ci è piaciuta.
    Grazie per tutta la passione e l'amore che ci hai messo e lo speriamo proprio, che vorrai metterci ancora.
    a prestissimo
    Simone Barbara Samuele Elia Mattia

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  5. Io credo che il problema, non sia quello di accontentare o meno, tutti, ma di essere messi in condizione di potere svolgere il proprio lavoro con serenità, con la consapevolezza che gli altri non vadano ad insinuare dubbi sul proprio operato, dubbi di natura morale, di interessi privati, di convenienza ecc.
    E' fondamentale che in tutto questo ci sia la massima fiducia, fra le parti, con la disponibilità ad accettare decisioni che non concordiamo. La discussione è costruzione, se non è minata da illazioni o ipocrisia di intenti, altrimenti logora il sistema e lo fa crollare.
    E i primi a porsi nella posizione sbagliata, sono proprio alcuni degli associati.
    Si vorrebbe che il disabile non venisse escluso dalla vita sociale, ma non si fa nulla in prima persona per ottenerlo.
    Siamo pronti solo a criticare l'operato degli altri.
    E vi posso garantire che chi opera nel sociale con impegno e amore, rinuncia a tante cose, specialmente nel privato, e l'unica gratificazione che può ricevere è vedere negli altri che i suoi sforzi hanno portato frutti.
    Immaginate la delusione quando per sostenere le spese dell'associazione, si prepara con cura attraverso mille difficoltà, una manifestazione come quella di Vinellando, e alla fine dei conti ci si trova a verificare che su tutti gli associati solo una piccolissima parte ha partecipato oppure a qualcuno sia venuto in mente di proporre di non fare pagare la "consumazione" ai propri figli o addirittura a se stessi. Si lotta per fare accettare il concetto che siamo tutti uguali, e poi siamo i primi a discriminarci. Siamo sempre pronti ad aprire le tasche per farcele riempire, ma non sopportiamo di dovere riempire quelle degli altri. Quest'anno, credo che molti biglietti della lotteria non siano stati venduti, e questo sopratutto al mancato impegno di tutti a venderli.
    E' troppo comodo stare seduti in poltrona ad aspettare i risultati degli altri e poi distruggerli con l'ipocrisia che ci fa ingrassare.
    L'uomo, per chiamarsi tale, deve esere sempre in cammino, ogni tanto gli capiterà di sbagliare strada, ma prima o poi arriverà a destinazione, chi invece rimarrà a poltrire perderà il treno e non avrà da biasimare altri se non se stesso.
    Credo che una riflessione sia da fare dentro di noi e decidere se prendere o no questo treno.

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  6. I buddisti sostengono (più o meno) che ognuno di noi ha una corda. Dicono sia di colore azzurro e tiene l'anima legata al corpo. Mi piacerebbe poterle vedere queste corde, alcuni di loro ci riescono. Probabilmente ne vedrei molte al limite dello strappo. Ma, altrettanto probabilmente, si tirano perchè si intrecciano fra di loro.
    Ringrazio tutti per avermi dato la possibilità di vedere Valentina così felice e soddisfatta di sè come quando la parrucchiera le stava scolpendo il ciuffo. Un momento che non dimenticherà mai. E neanche io.

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  7. Trovo indubbiamente sconcertante questo silenzio che ha dell'irreale. Tutti i giorni mi collego per vedere se ci sono delle novità, come faccio del resto da quest'Estate, e devo dire che non trovando niente, la cosa mi intristisce.
    Mi intristisce e mi fa arrabbiare, perchè non sopporto questa situazione di stallo. Usciamone in qualche modo!
    Azzeriamo le incomprensioni e le divergenze che ci possono essere state, riprendiamo a camminare, e se poi non si sarà in grado di ritrovarci, pazienza, vorrà dire che avremo condiviso alcuni mimenti della nostra vita, e tutto ciò ci sarà di esperienza. Sono però convinto che con un pò di buonsenso, si possa rientrare in corsa e concludere questa gara nel migliore dei modi, senza lasciare incompiute e anime abbandonate.
    Comunque siccome sono abbastanza ostinato, continuerò a essere presente con le mie lamentele, fino a quando non riprenderemo il nostro becchettio familiare.
    A presto

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  8. Ciao scimmietta, non avevo capito che la tua riunione fosse di così lunga durata.
    Dai uno stacco e torna a trovarci, saltellando da albero in ponticello..... :D

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  9. Ciao, vi leggo e vi ringrazio, tutti.
    E' curioso, perché ognuno di voi ha interpretato questo silenzio con considerazioni personali diverse, ed esprimendole mi avete dato un segnale di "presenza" importante, che apprezzo tanto.

    Serve anche il silenzio nella vita, e "dice" più di quanto non si possa immaginare.
    Certe volte capita di sentire il bisogno di ascoltare, ascoltarsi, di leggere, più che scrivere...
    Poi passa.

    Ah, se qualcuno avesse voglia di portare la "sua voce" qua potrà farlo, sarò felice di pubblicarla.

    Tornerò presto.
    Forse. :-D

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