venerdì 1 giugno 2012

Grazie al sugo...la riabilitazione!

Se non fosse per il "sugo", la birra, gli spettacoli, le lotterie...i nostri figli che risposte avrebbero?
Me lo chiedo ogni giorno entrando nella sede di Viale Volta.

Apriamo locande, gestiamo bar, organizziamo spettacoli, feste, cene, serate danzanti, per non arrenderci, per non tornare indietro di vent'anni, per garantire ai nostri figli ciò che dovrebbero trovare di diritto nelle strutture sanitarie.
E sono i nostri ragazzi - ai quali spesso chiediamo tanto, forse troppo - a non fermarsi; sono proprio loro a insegnarci che con la costanza si possono ottenere successi insperati e per primi s'impegnano e lavorano per "pagarsi" il diritto di vivere una vita normale. Quando gli è consentito lavorare, beninteso!

Una sfida dientro l'altra, giorno dopo giorno, accettiamo tutto.

Questa volta il "sugo" era veramente tanto: "cinquecento" da mettere a tavola e in molti hanno dubitato...ma abbiamo vinto noi!






E se da una parte - istituzionalmente parlando - riceviamo poco o niente, c'è un'altra parte che ci dà tanto. E' quella delle relazioni, degli affetti, degli amici che incontriamo nel cammino e che ci amano davvero, che ci aiutano, ci sostengono e si appassionano lottando al nostro fianco per difendere la stessa causa.



Ecco i nostri Chef



Fabiana, Giovanni e Silvia...



una pazienza da certosini!


Con la loro calma, competenza e professionalità ci hanno accompagnato dove mai saremmo potuti arrivare, trasmettendoci persino tranquillità - si fa per dire - e sicurezza!

Con la preziosa collaborazione degli alunni e professori dell'Istituto Giorgio Vasari di Figline, abbiamo potuto offrire un servizio eccellente






Andrea!...Sempre tra le donne...


ma soprattutto senza di loro, non avrebbe avuto alcun senso essere lì...

















Queste immagini parlano da sole; l'entusiasmo e l'allegria che ogni ragazzo mette in ciò che fa è contagiosa, rende tutto più semplice e leggero. La gioia e la serenità con cui affrontano talvolta anche situazioni difficili, sono per noi una scuola di vita e la carica per fare sempre meglio.





E' sfocata ma rende l'idea!








Grazie ai volontari, agli operatori, alle "storiche e preziosissime cuoche" e a chi a notte fonda, anziché dormire, sbatteva uova o scaricava forni, a chi non è in queste foto ma c'era...insomma a tutta la nostra perfettissima squadra!



Poi si fa sera e, mentre stanca ma soddisfatta cerco di dormire, immancabilmente lascio spazio alle riflessioni...

è preoccupante rassegnarsi e significativo non stupirsi più di tutto quello che ci accade intorno; ogni tanto "l'informazione" se ne esce con qualche sorprendente notizia che sapevamo da decenni: la confusione sull'Economia-, la crisi in sanità - perché noi mica ce ne saremmo potuti accorgere...
e allora mi domando:
"Ma quanto sugo dovremo ancora preparare? No, così tanto per saperlo!"





www.at21.it

17 commenti:

  1. Sì le foto rendono proprio l'idea.....di una meravigliosa, gigantesca, affettuosa, insostituibile famiglia!!!!

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    1. ...una famiglia che ti ha sempre nel cuore!
      Un abbraccio immenso, ciao Fabi :-)

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  2. Siete fantastici tutti: i volontari, i cuochi ed i ragazzi.
    Ma non è da meno neanche la scimmietta :D

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    1. Anna, riuscirai un giorno ad assaggiare i nostri mitici spaghetti "alla Birbona"? E' un piatto che si può gustare qui e solo qui...qualcuno insinua che siano autocelebrativi...ma non diamogli retta! ;-)

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  3. Vi ammiro moltissimo. Un abbraccio!!!

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    1. Bentornata Solema, ci mancavi moltissimo! Ricambio l'abbraccio aggiungendo un bacio da tutta la brigata stralunata!

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    1. Grazie! Ma tu mica l'hai assaggiato il nostro sugo! ;-D

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    2. Purtroppo no,ma gustero le cose buone che farete alla festa di primavera,come gli anni passati tutto buono grazie. Non mancherò ciao Nicola

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    1. Ciaooooo!
      A primavera si risveglia la natura...e non solo!

      Un abbraccio ;-)

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    2. Ciao, io sono sveglia da un pò e leggo sempre, è che dopo mesi è la prima volta che riesco a lasciare un commento.
      Anche ora mi fa risultare "anonimo" ma sono accantoalcamino.

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    3. Lo dico sempre che la tennologia ci rovina...
      comunque adesso che è quasi estate, vedi di uscire di casa, godere dei colori e dell'aria bella, che fai sempre lì accantoalcamino? Eh!

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    4. Ti abbraccio con forza, hai visto che "donnona" sono vero? Abbiamo un nemico (2) la distanza e... :-(

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  6. Avoglia a bè ova, dicevano i nostri vecchi.
    Il giorno in cui ci fermeremo, saremo perduti, perchè vorrà dire che non ci saremo più, sia fisicamente che spiritualmente.
    Il cammino fa parte dell'Essere, guai a dubitare se sia meglio smettere di farlo.
    E' vero, la fatica comincia a farsi sentire, e a logorare chi la porta sulle proprie spalle.
    E per noi, dal di fuori, è molto facile dare pacche sulle spalle e dire bravi!
    Ciò nonostante, evidenzierei un aspetto importante della faccenda:
    tutto quello che accade, non è per caso.
    Non so in che modo riuscite a coinvolgere sempre persone e personaggi che risultano determinanti e indispensabili.
    A sfornare idee nuove o riproporre cose già fatte, ma dovrebbe fare riflettere una cosa, gli aiuti che arrivano nel momento in cui servono.
    E se di tutto ciò non vogliamo riconoscere meriti personali o Divini, ognuno di noi tragga le sue considerazioni e ne sia felice.
    Felice di credere in qualcosa che non tradisce e che ci accompagna nel nostro vivere quotidiano, dando un senso allo scopo della nostra vita.

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    1. Ti ringrazio perché in ogni tuo commento c'è sempre una profonda riflessione, ma allo stesso tempo sai essere ironico ed è per questo che sdrammatizzando ti chiedo:

      "Andrea, secondo te è meglio morire a bé ova o a fa sugo?"
      Eh! :-)

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    2. Se si potesse risolvere la questione in termini culinari, credo che se ne andrebbero in fumo teorie scientifiche con gli annessi e connessi. Mettendola su un piano spirituale, credo sia importante comprendere che non ci si ingrassa nè a bere ova nè a fare sugo ma entrambe le azioni faranno si che quando saremo chiamati a restituire le chiavi della vita, ci dovranno rincorrere, e sudare, perchè non ce le prenderanno da fermi.

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