venerdì 8 febbraio 2013

Sembra facile...

Cittadinanza negata

Ormai l'abbiamo letto e riletto, ma visto che c'eravamo anche noi ribadiamolo (per i distratti):

La convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall'Italia con Legge 3 marzo 2009 all'articolo 18 prevede norme specifiche per il godimento del diritto di cittadinanza da parte delle persone con disabilità.

Articolo 18

Libertà di movimento e cittadinanza

1. Gli Stati Parti riconoscono alle persone con disabilità, su base di uguaglianza con gli altri, il diritto alla libertà di movimento, alla libertà di scelta della propria residenza e il diritto alla cittadinanza, anche assicurando che le persone con disabilità:

  1. (a)  abbiano il diritto di acquisire e cambiare la cittadinanza e non siano private della cittadinanza arbitrariamente o a causa della loro disabilità;
  2. (b)  non siano private a causa della disabilità, della capacità di ottenere, detenere ed utilizzare la documentazione attinente alla loro cittadinanza o altra documentazione di identificazione, o di utilizzare le procedure pertinenti, quali le procedure di immigrazione, che si rendano necessarie per facilitare l’esercizio del diritto alla libertà di movimento;
  3. (c)  siano libere di lasciare qualunque paese, incluso il proprio;
  4. (d)  non siano private, arbitrariamente o a motivo della loro disabilità, del diritto di entrare nel proprio paese. 


Nonostante questo, Cristian (di cui tanto si è parlato e scritto in questi giorni) per adesso rimane "figlio di ragazza madre extracomunitaria".

Avere la sindrome di Down non significa essere incapaci d'intendere e di volere. Tra le persone c'è una grande variabilità e, grazie a interventi precoci e mirati, oggi è possibile lavorare e condurre una vita autonoma. 
Prendendo ad esempio il progetto d'inserimento dei nostri ragazzi ai bar del Nelson Mandela Forum, eravamo stati invitati per parlare proprio d'inclusione sociale, di scuola e di lavoro; ma il tempo è tiranno, e la diretta non concede sconti.




"Casi umani"? No, ragazzi con tanti sogni e tanta voglia di fare.





Dai su, una faticaccia incredibile, però questa volta il collo l'ho mosso! 




2 commenti:

  1. Non hai mosso solo il collo, ma quando partecipi alle iniziative, quando le pensi, quando le inoltri, quando le organizzi, quando metti tutta te stessa in quello che fai, come tu fai, muovi gli altri, o meglio gli altri che non sono distratti, a seguirti, a sostenerti, a credere che un altra via è possibile.
    Beatrice

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    1. Non so chi muovo io, ma sicuramente cosa muove me è l'affetto, l'amicizia, l'amore che mi trasmettono tutti i nostri ragazzi.

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