mercoledì 7 maggio 2014

Rubrica letteraria: Più del tuo mancarmi



Emiliano Gucci








Con molto timore ed un po’ di imbarazzo mi sono decisa a parlare di questo libro: conoscere personalmente l’autore rende la cosa meno facile e meno naturale. Più che altro per rispetto della persona, che mi è impossibile scindere dal suo lavoro.

Questo libro è in realtà una raccolta di 5 racconti, racconti che parlano di amore. Delle diverse forme dell’amore:

Apri questa porta: Un uomo si presenta alla porta di una donna, dopo 12 anni e un amore finito nella sofferenza, chiedendole, appunto, di aprirgli di nuovo. Emiliano è stato molto bravo nel dipingere i passaggi emozionali di lei: la sorpresa, l’incredulità, l’incertezza e la determinazione. Il finale ovviamente non lo rivelo, ma anche il lettore si trova ad ondeggiare tra i due personaggi, facendo il “tifo” ora per l’uno ora per l’altro. Ho trovato particolarmente efficace il racconto: non c’è giudizio, solo narrazione.

BWV988: Un ragazzo va a trovare la donna che è stata l’amante del padre e con la quale l’uomo ha vissuto fino alla morte. Ci va carico dei pregiudizi inculcatigli dalla madre che ha sempre detto tutto il male possibile di quella donna, colpevole di averle rubato il marito. Scoprirà un padre che non conosceva, di cui ignorava le passioni e il sentimento forte e bello che li univa. Mentre la musica di Bach accompagna i pensieri e le parole.

Dal passato: Da una banale battuta un padre capisce che la figlia sa di essere stata adottata. L’uomo è terrorizzato dalla paura che tutto adesso cambi. Non riesce a trovare conforto e confronto nei suoi familiari che invece gli scaricano sulle spalle anche il “recupero” del fratello in crisi personale e relazionale. Ma i vincoli dell’affetto sono più solidi di quanto riusciamo a credere….

Briciole di talento: Andrea è senza lavoro, ma sa di avere un talento. Deve averlo se ha vinto un concorso letterario. Questa convinzione lo aiuterà a galleggiare mentre la ragazza che ama lo lascia, mentre suo padre gli demolisce a forchettate le sue aspirazioni e lo obbliga ad accettare un lavoro che non vuole.

L’albero: Un padre va a trovare la figlia che vive con la madre da cui si è separato. La bimba gli chiede di andare con lei ad ascoltare “l’albero dei fantasmi”. Un albero che parla e racconta parole che non si capiscono. L’uomo per accontentare la figlia dirà di credere alla voce dell’albero e poi finirà per crederci davvero, tanto che ci porterà di notte la sua nuova compagna. Questo è il mio preferito, c’è magia e sorriso. Dialoghi splendidi, la divertente abitudine del protagonista di annotare i pensieri sui post-it e un’ironia fulminante.

Ho scelto questa, che è l’ultima pubblicazione di Gucci, fra tutte perché mi sembra il suo testo meno feroce, forse per l’argomento che tratta, e per chi si avvicina al suo modo di scrivere per la prima volta magari vale la pena cominciare dal fondo.

E’ difficile trovare un modo per descrivere lo stile di Emiliano, la parola che mi è sembrata più idonea è “carnale”. Trovo affascinante la sua capacità di farci conoscere i personaggi un po’ alla volta, nello svolgersi delle loro emozioni e vicende: il lettore non sa nulla di loro in principio, non ci sono neanche descrizioni. Li vediamo attraverso ciò che sentono e che pensano e l’immagine si arricchisce di particolari via via che leggiamo, proprio come avviene quando realmente conosciamo qualcuno per caso. Siamo spettatori, ma anche attori. Una bella lettura. Sulla necessità di affrontare la vita non per sfizio ma per sopravvivere. E sulle infinite possibilità che si aprono quando pensiamo che tutto sia perduto.
Silvia Corazza


Nel tronco ci sono i gorgoglii. Tipo il rumore della vasca che si svuota o lo stomaco quando ho fame. La mamma dice che gli alberi sono esseri viventi come noi e per questo fanno rumori tanto simili. Però in dei momenti il tronco si mette zitto e si sentono delle voci che dicono proprio delle parole.”

E che parole dicono?”

Non lo so. Cioè dicono parole precise ma poi parole che non si capiscono e poi altre che si capiscono e poi altre che la voce è troppo piano e lontana.”

Se le parole si capissero tutte, magari il discorso avrebbe un significato.”
 Emiliano Gucci
Più del tuo mancarmi
Edizioni Noripios


Venerdì 9 maggio 2014, ore 18.00
Libreria IBS.it
Via de’ Cerretani 16r, Firenze



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