martedì 31 luglio 2012

Volare alto...

...non è il nostro mestiere, ma il loro sì!
Sto parlando dell'aeronautica militare, e della favola che una notte di primavera - ormai lontana - io e Tommaso abbiamo vissuto.
Mentre la città procedeva con la frenesia di sempre e dopo una giornata trascorsa in modo apparentemente normale, ci eravamo dati appuntamento al Parco delle Cascine, ingresso scuola militare aeronautica "Giulio Douhet", ore 20,00. 

Arrivai puntuale, ma trovai Tommaso già lì ad attendermi, elegante - come del resto la serata di gala lo richiedeva - con un sorriso dolcissimo e in mano un magnifico bouquet di rose...
un gesto da vero galantuomo! 


Ci incamminammo a braccetto, non conoscevamo nessuno, eravamo entrambi imbarazzatissimi. 


Il cerimoniere che ci attendeva fece gli onori di casa indicandoci la sala dove avremmo trovato altri ospiti; in realtà ci attardammo un po' a farlo, traccheggiammo per rallentare, ritardare quel momento che ci spaventava, e infine entrammo. Una volta lì, il Colonnello Giorgio Baldacci Comandante della scuola, ci accolse con la gentilezza che lo contraddistinse per tutto il corso della serata, facendo di tutto per farci sentire a nostro agio - per quanto possibile.


Chiudemmo gli occhi, e come in una favola ci ritrovammo in un mondo irreale, che non ci apparteneva, pieno di magia... 



Nell'Aula Magna dell'Istituto di Scienze Militari Aeronautiche di Firenze, gli allievi del corso "Dardo" hanno organizzato una serata benefica decidendo di destinare il ricavato a sostegno delle nostre attività.

L'evento, atteso dagli allievi dell'ultimo anno del corso di studi, è uno dei più significativi, visto che celebra gli ultimi cento giorni della loro permanenza presso la scuola.



...e come in tutte le favole che si rispettino - a notte fonda arrivò il lieto fine...


una donazione di tremilacinquecento euro da destinare ai corsi riabilitativi. 


Che loro volassero alto lo sapevamo, non immaginavamo che da lassù si accorgessero di noi!


                                                                     Grazie

Il Colonnello Baldacci abbraccia Tommaso mentre consegna il simbolico assegno!
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lunedì 30 luglio 2012

Cafè cafè



10 euro per un caffè...ha il sapore di protesta? 
Assolutamente no, ha il delicatissimo e deciso gusto della solidarietà!

Un'idea che a qualcuno potrebbe sembrare bizzarra, ma che - specialmente dopo le polemiche del caffè a 70 cent - ha invece un suo significato ben preciso. 

L'iniziativa, promossa a Firenze da Stand Cafè nel Viale Amendola 32 dalle ore 15,00 alle 18,00 di martedì 31 luglio, vedrà partecipare alcuni esperti del mondo del caffè, con lo scopo di far degustare dei caffè qualitativamente superiori, anche con tecniche diverse dall'espresso. 
Sono previsti brevi interventi per spiegare le varie caratteristiche dei caffè assaggiati.

Partecipare alla degustazione sarà anche un modo per aiutarci, perché gli organizzatori hanno deciso di destinare la totale raccolta dell'iniziativa a sostegno dei nostri progetti.

A domani quindi, vi aspettiamo!

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giovedì 26 luglio 2012

...Che banda!

Li vidi consumare birra ai nostri bar del Nelson Mandela Forum, cercai di rovistare dentro di me per trovare il coraggio e la sfrontatezza necessaria per affrontare la siutazione e...- forse troppo vistosamente timida - mi presentai. 


Giunse inaspettata quella lunghissima chiacchierata con Alessandro Nutini che ci permise di conoscerci.
Parlammo di ostacoli, di difficoltà e di sentimenti, delle loro numerose iniziative a sostegno di tanti progetti rivolti al sociale.
L'interesse e l'attenzione di Alessandro mi colpirono, promise perfino di passare a trovarci in associazione, ma con la sincerità che mi appartiene posso dire che non gli credetti nella maniera più assoluta.
E infatti, nonostante l'invito a contattarli immediatamente via mail, non lo feci.


Alessandro, che probabilmente mi aveva inquadrato fin dall'inizio, sorridendo della mia testardaggine mi scrisse: domani siamo lì all'ora di pranzo...


...Oh 'un son venuti pe' davvero! Ohi Ohi che figura...

Alessandro e Sara

insieme con il gruppo di autonomia

Emiliano e Andrea

Gregor e Laura


...parlando di medaglie d'oro con Axel




e dopo due ore trascorse insieme, senza fretta e con il cuore, la Bandabardò ci ha visto così!

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mercoledì 25 luglio 2012

Alla sofferenza non ci si può abituare

Sono passati ormai alcuni giorni da quando è arrivata la sua bellissima e commovente lettera. 


Ho riflettuto molto prima di decidermi a pubblicarne alcuni frammenti, ho pensato se fosse giusto condividere qui qualcosa di personale, intimo, ma credo che farlo aiuti molti di noi a capire, e poi non c'è  miglior modo per raggiungere tutti coloro che Vania vuole abbracciare!





Comincio questa lettera immaginando di raggiungervi tutti, come se venissi in Viale Volta e, salite le scale ci trovassi tutti...
io sto abbastanza bene, sono un po' cambiata ma sono sempre io...il mio cuore è un po' più sofferente...mi sono abituata a tante cose ma faccio fatica ad abituarmi alla sofferenza, soprattutto a quella dei bimbi e credete è veramente tanta...anche se loro sono sempre gioiosi e allegri, sono molto soli e difficilmente piangono, anche quando si fanno male, ma se piangono non arriva nessuno a vedere cosa hanno fatto...ho attrezzato una stanza, ho inventato il materiale, disegnando tantissimo, mi sono inventata le cose, ho preso i bambini più in difficoltà, a piccoli gruppi e li ho tenuti con me...ho detto "bravo" e dato biscotti e caramelle come premio, e questo li ha un po' disorientati, abituati alla verga quando sbagliano e al massimo ad un battere di mani quando fanno bene...la porta della mia stanza è rimasta sempre aperta...ho pensato spesso, ma proprio tante volte, che tutto questo fosse perfettamente inutile, che non avrebbe aiutato i bambini a migliorare, che i maestri non hanno capito niente di quello che faccio e a cosa serve...come è inutile lavare e disinfettare un piede che poi tornerà a casa (e non potete immaginare il significato di questa parola qui) scalzo e nella polvere...ma ho continuato a fare...ho capito che il mio fare e forse tutto il mio essere qui non cambierà niente, non lascerò nessun segno, ma almeno avrò fatto tutto quello che mi era possibile, e l'avrò fatto nel miglior modo possibile...che ogni cosa che faccio sia il meglio che posso fare...e con questo pensiero sono ripartita e riparto ogni giorno...finché continuo a stupirmi e a vedere cose meravigliose, finché il cuore si stupisce e finché ho la forza di alzarmi dal letto la mattina allora va bene, allora vuol dire che sono ancora viva e che ho ancora qualcosa da fare...
...ora vi saluto una ad una, con un abbraccio stretto, sulla spalla di qualcuno mi fermo un po' a fare tana, nell'affetto e nel bene che so che mi volete e che mi fa bene e mi fa andare avanti e partire ogni giorno...soprattutto quando mi sembra tutto troppo grande e troppo tanto per me, e sento di non farcela, ma poi penso che voi siete lì e andate avanti e fate e fate bene, anche per me, e credete in me e in quello che sto cercando di fare, e avete riempito il mio zaino di fiducia e forza...e così riparto, un giorno dopo l'altro...


salutate tutti tutti, anche i genitori dei miei bimbi, che restano un pochino miei, anche se sono volata via con il mio aeroplanino un pezzetto del mio cuore è rimasto lì con voi, e ci rimarrà sempre...


...Ce la farai Vania, e vedrai che prima o poi anche noi riusciremo ad arrivare dai tuoi e nostri bambini!






Qualcosina in più...Una storia da inventare

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martedì 24 luglio 2012

Delegazione su delegazione...in giro per il mondo!

E dopo il Sudafrica e il Giappone ecco una delegazione di quarantadue bulgari - con tanto di rappresentate del ministero dell'istruzione - venuti per "prendere appunti" sulle buone prassi per una corretta integrazione scolastica e sociale...


...eh, la vedo dura...che dire loro? Mah!
















Il ministero




Ovvia, capito tutto?


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giovedì 12 luglio 2012

Emiliano Gucci e il suo nuovo lavoro: L'orso.









Ciao. Vi segnalo l'uscita, oggi, di un mio nuovo lavoro pubblicato nella collana Zoom (http://zoom.feltrinelli.it/) di Giangiacomo Feltrinelli Editore. Si intitola L'orso. Si può acquistare soltanto in versione digitale.Vi prego di far girare la notizia e se lo leggerete, ovviamente, di farmi sapere cosa ne pensate (ci tengo molto). In attesa del mio nuovo romanzo (che sarà anche di carta). Un saluto, grazie,
Emiliano



E' con piacere che pubblico questa e-mail che ho ricevuto lo scorso 5 luglio da Emiliano Gucci. 
I motivi sono due: perché non è stato lui a chiedermelo e perché ritengo sia uno scrittore di grande talento. 

La sua scrittura può avvolgere e trascinare, cullare come scuotere.
Parole che come l'acqua scorrono talvolta chiare, nitide, delicate, spumeggianti, e talvolta potenti, misteriose, forti, profonde.


Emiliano Gucci ha curato per noi:


Chi lo legge questo libro?
Il tuo bambino Down - Un mondo da scoprire
In collaborazione con Rino Garro e Maria Paola MugnainPri - Pri e Pe - Pe le strambe avventure di Primavera e Pedro

Intervista a Rai Radio Uno


lunedì 9 luglio 2012

i'Leo...un'altra iniziativa per starci vicino!









Il fratello di Leonardo Alderighi, Alessandro, oggi ospite di questo blog per invitarvi a partecipare ad un'iniziativa che sta da tempo organizzando:

N'ì castello con i' pennello"
Martedì 17 luglio - Estemporanea di pittura in notturna ambientata nel centro storico di Lastra a Signa

Le opere saranno esposte per una mostra mercato martedì 24 luglio presso l'ospedale di Sant'Antonio nel centro storico di Lastra a Signa insieme a quelle realizzate in occasione dell'estemporanea di pittura a Malmantile  - Su pe'i' poggi con i' pennello - del 22 aprile scorso.

Il ricavato dell'eventuale vendita delle opere sarà interamente devoluto all'Associazione Trisomia 21 Onlus di Firenze che ha, come scopo primario, quello di favorire il migliore sviluppo possibile delle persone con sindrome di Down e una loro reale integrazione sociale.


La manifestazione è aperta a tutti basta aver voglia di dipingere, passare una serata all'aria aperta nel centro storico di Lastra a Signa e fare beneficenza.
Può partecipare anche chi ha già partecipato alla precedente estemporanea di pittura a Malmantile "Su pe' i' poggi con i'pennello"

Abbiamo bisogno del vostro aiuto, pubblicizzatela anche voi!

Cliccando qui tutte le informazioni necessarie.


Questo evento è stato realizzato con il Patrocinio del Comune di Lastra a Signa
I
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L'iscrizione alla manifestazione  dovrà essere confermata entro il 15 luglio 2012 mandando una e-mail a:

associazioneleo2007@libero.it
e il blog di Leo

Oppure inviando un messaggio al numero 366-2701916
Specificando il proprio nominativo
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L’evento rientra all’interno della manisfestazione "Alla Lastra di Sera", dal 26 giugno al 24 luglio, tutti i martedì, nel centro storico di Lastra a Signa una serie di iniziative ed appuntamenti per rendere viva la città: musica dal vivo, spettacoli, cabaret, cene sotto le stelle, mercato arte e ingegno, sfilate di moda, sport e benessere, balli ... e tanto altro.


Grazie ad Alessandro e a Leo...mitici fratelli!

domenica 8 luglio 2012

Cent'anni di solitudine





Curiosando tra le notizie ho appreso che Gabriel Garcìa Màrquez, premio Nobel per la Letteratura nel 1982, non potrà più scrivere.
Da tempo malato, non sarà il cancro - battaglia che ha vinto - che gli impedirà di farlo, ma l'Alzheimer.
Una "brutta bestia" che chi ha vissuto o sta vivendo, a fianco ad un proprio caro, capisce fin troppo bene.

Gabriel Màrquez non ricorda più niente, pare non riconosca più neppure gli amici.
Stava scrivendo la seconda parte della sua autobiografia Vivir para contarla, ma non la potrà terminare.
Un piccolo omaggio a un autore che ho letto molti anni fa e che mi affascinò, a una persona che ha dedicato la vita alla Scrittura, che ha parlato di solitudine, e che nel momento in cui decide di scrivere la propria autobiografia, non ricorda niente della propria esistenza.

E allora, dico io, potrebbe di nuovo liberare la sua fantasia, raccontare quello che forse "non è stato", con l'ironia che lo ha accompagnato nella vita e riaffidarsi a quel mondo irreale e parallelo che spesso ha ispirato i suoi libri, come Cent'anni di solitudine. Paesi immaginari, vite che s'intrecciano in una dimensione alternativa, in luoghi fuori dal mondo, dove il tempo si ripete, i fatti si ripetono dando vita a interminabili cicli uguali a se stessi.

La solitudine è la condizione dell'uomo. Un uomo che combatte, si agita, per non arrivare mai da nessuna parte, per ritrovarsi sempre nello stesso punto.

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giovedì 5 luglio 2012

"monsignore"...proprio lei?

Certo non mi era "sfuggito", ma volutamente avevo evitato di dedicare un post alla vergognosa affermazione di Monsignor Andrea Gemma, perché qualsiasi parola avessi scritto - seppur in un momento di rabbia e indignazione - sarebbe stata fin troppo educata e gentile.

Tuttora, a distanza di un mese, rispondo così...


Grazie


Alcune persone sono angeli venuti sulla terra per prendersi cura di noi...

 

La nostra azione ufficiale come CoorDown


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A Calenzano la nostra creatività



Venerdì 6 luglio a Calenzano, posizionati in Piazza Vittorio Veneto  proprio di fronte al comune,                           


                                                                             troverete




                                                  i nostri ragazzi del laboratorio Pic Eo 












che con Passione Impegno Creatività Emozione e Originalità realizzano, utilizzando varie tecniche, prodotti unici dipinti a mano su seta e altri tipi di stoffe.
Un progetto che ha visto il suo inizio nel 2007 ed è stato avviato grazie ad un finanziamento del Cesvot, è proseguito con un contributo dei Lions Firenze Giotto ed è economicamente tutt'ora sostenuto da Trisomia 21.


I ragazzi solitamente esprimono la loro creatività in un locale che si trova in Piazza Giorgini Angolo Via Romagnosi, ma "venerdì in centro", avvicinandovi al nostro stand, potrete apprezzare la loro bravura. 







Vi aspettiamo!


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In a different way...in Prato city this night

Com'è andata: ecco il reportage fotografico












































A Prato il Festival delle colline e la musica della diversità.








Quest'anno il Festival delle Colline, giunto alla trentatreesima edizione, è dedicato a chi vive e sale sul palco "in un altro modo"; a chi è cresciuto in mondi lontani, a chi prega un altro Dio, a chi sperimenta nuove strade, a chi sta cercando la propria...e a chi è nato con un cromosoma in più!


Questa sera - giovedì 5 luglio ore 21,00- alla Villa medicea di Poggio a Caiano, due linguaggi universali, quello dei gesti e quello della musica, si uniscono grazie alla collaborazione dell'Orchestra Regionale Toscana con il nostro gruppo Teatrallegria. 


Sulle musiche di Rossini, Mahler, Petracchi e Mendelssohn potremo assisterete ad un concerto-spettacolo inedito e molto suggestivo, non perdetelo.







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martedì 3 luglio 2012

L'ultime parole famose: Antonella non se ne fa di nulla...


Queste più o meno le parole dell'assessore al Turismo Giacomo Billi promotore dell'Aperinews, a solo tre giorni dall'evento. 
La motivazione: poche prenotazioni, solo dieci secondo lui...
sarà il caldo, la scelta del giorno, un venerdì più di partenze che di aperitivi, la partita...mah, "prepariamo qualcosa di semplice: un aperitivo con salatini tanto non verrà nessuno" e un po' demoralizzato mi salutò.


Sono arrivata presto al parco venerdì mattina, in effetti non c'era proprio nessuno...













Ma dato che noi siamo "duri" per genetica, imperterriti abbiamo iniziato i preparativi...


E così tutti a pulire le vetrate,




a cucinare,





C'è chi si era appena fatto i capelli...mannaggia la cuffia!



e chi ha trovato il tempo per riposarsi un po'!


Movimento anche sul nostro palco, audio e luci per i Mediterranea in concerto





E qualcuno si è messo a piantare...
a piantare cosa? Mah!




Poi, con tanto di bacchettone per metterci in riga, è arrivato il Grande Chef Giovanni per il tocco...
di classe!




e che classe...


ma quando abbiamo saputo che i commensali da dieci erano passati a centonovantatre, abbiamo smesso di fare piramidi di pecorino e abbiamo pensato di moltiplicare le mozzarelle...



mentre fuori la location era in allestimento,






in cucina le portate erano pronte per uscire...





e infatti sono uscite, ma cosa è successo dopo?



Le cavallette


...non abbiamo fatto in tempo ad accorgerci di niente, ma dovevano essere cavallette perché sono spariti anche i girasoli...





Ah, ecco cosa piantavano quei due: i girasoli!

Macchééé, i girasoli li avevamo comprati dal fioraio.

Fioraio? Ci sono fiorai vicino a Villa Demidoff???

Sì, uno c'è, ed è grande, grande, grande...


Bea! Mica starai pensando a quel fioraio lì...! E va beh, sempre fioraio è...eh!
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