“Case
e casi”, un convegno per la vita autonoma dei disabili intellettivi
Orizzonti
Onlus e Associazione Trisomia 21 chiamano a raccolta gli esperti per
i progetti di residenzialità
delle persone con disturbi dello sviluppo intellettivo. Appuntamento
sabato
9 novembre 2013 in Palazzo
Medici Riccardi alle ore 9,00
È
possibile vivere
in autonomia anche
con una disabilità intellettiva? Quali sono le alternative
agli istituti e alla famiglia?
Per confrontare buone pratiche e progetti, a Firenze si danno
appuntamento associazioni e fondazioni per il convegno “Case
e casi - La residenzialità delle persone con disturbi dello sviluppo
intellettivo”,
in programma sabato
9 novembre 2013 in Palazzo
Medici Riccardi (Sala Luca Giordano), via Cavour 1, alle ore 9.00.
Il
convegno è organizzato da Associazione
Orizzonti Onlus e Associazione Trisomia 21
Onlus ed è rivolto ad associazioni, operatori e famiglie.
La
Casa
InSuperAbili di
Orizzonti a Grassina, l'attività di Trisomia 21 per l'autonomia
delle persone con sindrome di Down,
la Casa
Il Sole di Pordenone,
i progetti delle fondazioni
Polis e Nuovi Giorni e
il lavoro della Cooperativa
Fontenuova
sono alcuni dei casi che saranno presentati, insieme alle esperienze
e riflessioni di Sergio Silvestre, presidente nazionale CoorDown, di
Giovanna Faenzi, esperta di sistemi socio-assistenziali, dello
psichiatra Stefano Lassi.
“Non
si tratta solo della complessa questione del “dopo”, di
assicurare un futuro anche quando la famiglia d'origine non c'è più
– spiega Pierluigi
Matteini, presidente di Orizzonti Onlus
- La
nostra associazione, promotrice del convegno insieme a AT21,
da
quasi dieci anni ha inaugurato Casa InSuperAbili a Grassina per
sperimentare percorsi di vita autonoma: è un appartamento come
tanti, in mezzo al paese, e i sei inquilini, giovani con disabilità
intellettiva, condividono le spese e i lavori di casa, hanno le
chiavi, invitano amici, aiutati dai volontari dell'associazione. Una
piccola grande esperienza che vogliamo confrontare con altre simili,
per dare una vita piena e dignitosa a tutti”.
“Una
vita indipendente è possibile e non necessariamente in 'casa
famiglia' - spiega Antonella
Falugiani presidente Associazione Trisomia 21 Onlus.
Dopo una prima sperimentazione in situazione protetta, possiamo
pensare di inserire i nostri ragazzi in normali residenze cittadine.
Per poter raggiungere buoni risultati però occorre lavorare a monte
sull'avviamento alla residenzialità. Ciò può avvenire proponendo
un percorso educativo e abilitativo graduale e personalizzato più
complesso, piuttosto che una semplice risposta al “Dopo di noi”.
Quindi, dal raggiungimento delle massime autonomie, è possibile
prevedere un distacco dal proprio nucleo familiare con le
acquisizioni delle abilità necessarie per vivere fuori casa.”
Sergio
Silvestre, presidente nazionale di CoorDown,
interverrà per spiegare vantaggi e criticità delle Fondazioni
di partecipazione:
“L’interrogativo che più volte viene sollevato è se e quanto
sia compatibile l’assunzione di impegni sussidiari, da parte di
piccole organizzazioni di familiari, rispetto a possibili
ripercussioni in termini di responsabilità anche di carattere
personale o patrimoniale. Proprio
per superare molti di questi ostacoli, e per dare continuità ai
progetti di vita, sempre più spesso sta trovando applicazione la
costituzione di apposite Fondazioni per lo svolgimento di queste
attività”.
Il
convegno ha il patrocinio di: Provincia di Firenze, Regione Toscana,
Comune di Firenze, Comune di Bagno a Ripoli, CoorDown, Acli
provinciali, ed è realizzato in collaborazione con Cesvot.