lunedì 15 luglio 2013

Diritti o doveri per salire sulla giostra?




E' una questione che va avanti da tempo e che adesso, salvo verifica, sembra essersi risolta.
Ma dato che è bene sapere, vi racconto.

Mercoledì 12 giugno il CoorDown (di cui facciamo parte) nel corso di un convegno nazionale, ha presentato un progetto pilota denominato "Una giostra per tutti" con lo scopo di migliorare l'accessibilità alle attrazioni dei Parchi di divertimento delle persone diversamente abili.


Tra i partner dell’iniziativa l’Istituto Superiore di Sanità, il Parco MinitaliaLeolandia e ANCASVI (Associazione Nazionale Costruttori Attrezzature Spettacoli Viaggianti), con il contributo fondamentale della Provincia di Reggio Emilia.
Presenti al convegno esperti del settore provenienti da Paesi europei ed extraeuropei (USA, Canada, Benelux, Francia, Inghilterra, Germania) per discutere, insieme a medici e ricercatori, consulenti legali, costruttori e gestori di Parchi, associazioni di familiari, di accessibilità e sicurezza, di diritto e degli aspetti tecnico-scientifici del progetto. Questo in modo da realizzare, come obiettivo ultimo, Linee Guida condivisibili sia a livello nazionale che internazionale.
In assenza di norme precise, esse potranno infatti diventare una solida base per affrontare il problema in maniera sistematica e corretta nel pieno rispetto delle persone con disabilità, combinando la miglior accessibilità possibile con l’indispensabile livello di sicurezza.

Sono stati quindi pensati dei test da effettuarsi sia su persone con disabilità fisiche che intellettive, focalizzando le prove in particolare su persone con sindrome di Down.
Qualificati esperti hanno per la prima volta realizzato una serie di prove con un gruppo di 30 ragazzi con sindrome di Down e relativo gruppo di controllo, per verificare da un punto di vista scientifico la loro risposta alle diverse attrazioni.
Condotti con assoluto rigore scientifico i test hanno previsto la misurazione per ciascun partecipante di importanti parametri fisici e delle emozioni riscontrate prima, durante e dopo i test sulle varie giostre.






Ecco, questo accade nel 2013.
Mi domando, ma io che non faccio i test, persona apparentemente normale (e mica poi tanto), siamo sicuri che posso accedere ai parchi divertimento?
Chi lo stabilisce il mio stato di salute, il mio quoziente intellettivo, la mia "tolleranza adrenalinica"?




Diritto di divertirmi oppure
Dovere di dimostrare che posso farlo...?




Beh, speriamo perlomeno di aver combattuto una battaglia utile ai posteri!


www.at21.it


3 commenti:

  1. Quello che scrivi e' così vero e logico....eppure son convinta che nonostante la battaglia, al Convegno non ci hanno pensato!!

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  2. L'importante è che qualcosa si sia mosso da "allora"

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    1. Noi ci impegnamo affinché qualcosa si muova ogni giorno...
      Bentrovata Libera.

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