giovedì 16 aprile 2015

Fiorentina Torino...come andò...della serie "Meglio tardi che mai"!







Ci ritroviamo al bar Marisa (e dove se no?) e veniamo condotti all’interno dello stadio che adesso, quasi deserto, esprime un fascino tutto particolare. Disciplinati come un gregge di pecore, ci accomodiamo in tribuna dove il nostro pastore, ehm…presidente ci propina istruzioni che pochi ascoltano. Io no di sicuro, sto pensando a se posso chiedere agli stewards di toccare l’erba del Franchi. Non calpestare, sarebbe sacrilego, ma toccare si può? Non c’è tempo: moduli da riempire (oh, ce ne fosse uno che ricorda il proprio codice fiscale!), operazione difficoltosa visto che siamo più di trenta con due penne sole, mentre qualcuno va a prelevare il secondo e poi il terzo gruppo di malcapitati…di volontari, volevo dire.
Veniamo divisi a seconda delle zone da presidiare mentre i due arrivati da Torino scattano foto senza interruzione. Non a noi, allo stadio. Dato che dobbiamo essere riconoscibili (come se qualcuno potesse confonderci !) ci viene data una pettorina viola con il logo della gloriosa AT21 che, indossata sopra ai piumini, ci fa sembrare enormi  ciauscoli a due gambe (e ora voglio vedere chi conosce il ciauscolo…).
Ognuno al proprio settore, dotati di “braccialetti del gemellaggioooo! Metà viola e metà granata, per Valemour e per Trisomia 21!” e di scatola bianca di legno per raccogliere la pecunia che faceva tanto Ikea, iniziamo la nostra avventura con la variegata umanità che frequenta lo stadio. Umanità che si rivela anche generosa, dato che abbiamo raccolto ben più di 4.000,00 euro. Fortunatamente il tempo è stato clemente (anche giovanni, volendo) e alla fine ci siamo pure divertiti. Il popolo del Franchi è assuefatto alle raccolte fondi, la partita non era proprio di quelle che valgono una stagione e quindi il clima era disteso.
Cinque minuti prima del fischio d’inizio  molliamo i tornelli e ci dirigiamo verso il punto di raccolta che non tutti dovevano aver capito dove fosse, considerando i ciauscoli con scatola bianca che ho visto aggirarsi persino nei bagni. Comunque ce l’abbiamo fatta e ci siamo fiondati a vedere la Viola mentre coloro che “non ce ne frega niente della partita” son rimasti a contare il quintale di monete raccolte.
Direi che è andato tutto piuttosto bene se non consideriamo il gol di Vives che ci toglie il gusto della vittoria. E che non ho toccato l’erba del Franchi….
Grazie ai meravigliosi ragazzi dell’AT21 che riescono a dare un senso a quello che facciamo (e, credetemi, è impresa ardua!) e agli amici di Torino.

By Silvia Corazza