giovedì 22 dicembre 2011

Quando a decidere non sei tu...




A chi ha il coraggio di guardare sempre avanti,
a chi non ha questo coraggio,
a chi non è stato chiesto di avere coraggio perché qualcuno ha deciso per lui.

Con grande rispetto posso solo dirti "Grazie nonna Vania" , per averci dedicato questo bellissimo pensiero in memoria di "fagiolino", un nipotino speciale, mai nato ma tanto desiderato.
Lo vedrai sorridere attraverso gli occhi dei nostri figli e lo sentirai vicino guardando il cielo.
Un abbraccio.

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martedì 20 dicembre 2011

E' andata così..."acqueggiando"

Il 17 dicembre 2010...festa annullata causa neve,



                                              il  16 dicembre 2011...la festa è iniziata così



  

                            qualcosa mi dice che in questo mese è meglio evitare le iniziative!



                                       
                        E mentre in cucina cuochi e chef preparavano manicaretti sopraffini...


Andrea


Alessandra


Giovanni, un vero signore


Elisabetta 
Le magie di Fabichef

Fabiana
Rosalba e Fabiana, qualche dubbio?

Rossella
Silvia



Cristina

Un abbraccio "al vin brulé" fa sempre bene!


Con gli chef le nostre meravigliose mamme: Sandra e Danila

                         ...fuori ci preparavamo ad accogliere "i naufraghi" più o meno così...







Il prezioso contributo di un volontario molto speciale: Giuseppe Malgeri
...per il tocco di classe...

...l'occhio attento di Anna!
Ma che cos'è questa "robina" qua?







Direi che ci siamo quasi

  


                                                           I sommelier sono pronti...





Mitica superSommelier
                                                             Anche i "quasi sommelier"
 
Riccardo
 
Lorenzo




Raffaele




                                     Alle ore 18,00 anche se riuscivamo ancora a sorridere...

Beatrice

Stephany


Anna


 ...la tensione si tagliava a fette, la domanda, sempre la stessa: ma con questo diluvio, arriverà qualcuno?

                                                                     ...E qualcuno arrivò!


Tra i primi il piccolo Mattia
                  
Costi quel che costi, Francesca non se l'è voluta perdere!

Francesca









Riuscirò a bere qualcosa?

Gli instancabili Roberto & Roberto
Leonardo

Samuele










                                                           A tutti voi da parte nostra...

       
    Mi domando: ma tutta quest'acqua, a Vinellando, l'avranno mica mandata gli astemi?



                                                                     Alla prossima!

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martedì 13 dicembre 2011

I perché di "Vinellando & Birreggiando"




                               COMUNICATO STAMPA

Il 16 dicembre Trisomia 21 apre le porte alla città
con “Vinellando & Birreggiando”
Una degustazione di vini e birra organizzata per non interrompere le attività sanitarie


Preferiamo affrontarla così la crisi che ci impedirà di proseguire le attività sanitarie, tentando il tutto e per tutto con il sorriso e l'ingegno. Il percorso riabilitativo che da anni offriamo alle persone con sindrome di Down e disabilità intellettiva rischia di cessare. Trisomia 21 è divenuto in questi anni un punto di riferimento per qualche centinaio di bambini, ragazzi e adulti che seguono un percorso riabilitativo individuale volto al raggiungimento delle massime autonomie possibili. E' un progetto all'avanguardia, nato per sopperire alle mancanze del territorio e riconosciuto “sulla carta” dalla Regione Toscana, ma attualmente privo di una convenzione minima necessaria a sostegno economico.
E poi ancora: integrazione e pregiudizio. Quante volte nel corso dell'anno pronunciamo o sentiamo queste parole, troppe. Disturbano perfino noi, visto che poi tutto questo spesso non si concretizza e la dimostrazione l'abbiamo davanti ogni giorno, a scuola, al lavoro, per strada. Eppure non vogliamo arrenderci, perché questo ci insegnano i nostri ragazzi, quotidianamente, con la loro costanza e tenacia. Vogliono farcela a tutti i costi.
Quindi vi aspettiamo il 16 dicembre dalle ore 18 per una degustazione di birra e vini di alta enoteca, finger food e taglieri, cioccolata e dolci... una serata per tutti, grandi e piccoli, da trascorrere all'insegna del divertimento nel rispetto del bere consapevole. Allieterà la festa l'arrivo di un raduno di Harley Davidson.


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giovedì 8 dicembre 2011

E'sciocco? La cucina Inte...Grata e i crostini neri della nonna.



Ero appena salita in soffitta per prendere gli addobbi di Natale, quando il mio sguardo si è fermato in un angolo pieno di scatole di varie misure, tutte polverose e legate con nastri di raso...non mi ricordavo di averle né cosa contenessero, eppure erano lì da anni. Non ho resistito, mi sono avvicinata, mi sono inginocchiata ed ho iniziato ad aprirle. Quaderni delle elementari, disegni con "scale di fioretti" che la maestra mi faceva annotare, uno dei tanti miei diari...
6 gennaio 1975 "La Befana dalla mia nonna", l'ultima.



Di quel tempo ricordo l'odore dei mandarini, probabilmente li mangiavamo solo a Natale, certo è che la nonna li attaccava all'albero, insieme alle noci incartate con la carta argentata, ai biscotti, ai cioccolatini e alla neve...cotone sui rami adorni di bellissimi fiocchi rossi! Ora che ci penso non era un vero e proprio albero, lei le chiamava "ciocche" e sotto non mancava mai la Sacra Famiglia posizionata sopra un morbidissimo tappeto di borraccina fresca. 
Decennio dopo decennio, sempre le stesse delicatissime statuine, o meglio ciò che di esse rimaneva. Ma erano belle proprio per questo: sapevano di guerra, di miseria, di quel coraggio che non le era mai mancato nella vita, e della sua gioia di vivere. Nonostante tutto.




Anche se non c'era tanto agio, l'allegria a casa della nonna non mancava mai, quella si rigenerava, si produceva automaticamente. 
"Gente allegra il ciel l'aiuta!" diceva.
Eravamo sempre in tanti per il pranzo della Befana, l'importante era "esserci", per il resto ci dividevamo quello che c'era..."crostini neri", ravioli al burro fatti in casa, spiedini di fegatelli di maiale e cavallucci.

I crostini neri della nonna erano così buoni che ancora oggi, quando non vado di fretta, li cucino così...

Crostini neri Toscani

Milza, 2 etti
Fegatini di pollo 2 etti
Acciughe sotto sale, N. 2
1 cucchiaio di capperi sott'aceto (possibilmente fatti in casa)
Mezza cipolla
Olio, burro, sale (poco) e pepe.

Levate la pelle alla milza e cuocetela col burro (se preferite olio) e un battutino di poca cipolla, sale e pepe. A metà cottura aggiungete i fegatini e quando avranno tirato il liquido bagnateli con brodo. Quando sono cotti tritateli fini insieme alle acciughe pulite e lavate; poi rimettete il tutto nel tegamino dove sono stati cotti i fegatini, aggiungete un altro po' di burro, scaldate il composto al fuoco senza farlo bollire e aggiungete i capperi precedentemente tritati con la mezza luna.
Spalmate la salsa su fettine di pane tostato imbevute nel brodo. Servite i crostini ben caldi.




Quando li serviva, riceveva sempre un caloroso applauso, e in risposta ai nostri complimenti ogni volta affermava: 
"Ci vorrebbero anche le budelline di pollo..." 
ho come l'impressione che lo dicesse per un benevolo inganno, ma in cuor mio mi auguro che quel "condizionale" sia rimasto tale!

Cuochi Speziali, provate a rifarli a casa, e perdonatemi questa nostalgica intrusione!

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