martedì 25 ottobre 2011

Gardaland: "Le due campane". Attrazione accessibile a tutti.

Il divieto per la disabilità intellettiva: una "testa divisa in due"


Come è giusto che sia riporto, di seguito, il parere dello studio legale Viviani&Marson
che si è reso disponibile a patrocinare la causa fornendo gratuitamente un'analisi giuridica e una strategia d'azione. I legali che rappresentano Gardaland annunciano che permangono elementi giuridici ostativi
 relazione Caramori

Trisomia 21 Firenze, facendo parte del Coordinamento Nazionale, e ritenendo, come dichiarato nel precedente post, di dover votare in assemblea per dar via libera alla procedura legale, in una fase così delicata dovrà attenersi esclusivamente alla narrazione dei fatti.

Fiduciosi che ci sia ancora libertà di pensiero e di critica, difenderemo con fermezza i diritti e la dignità dei nostri figli.
Dimostreremo, insieme a chi ci vorrà seguire, che si può esprimere indignazione anche senza ledere “l’immagine” di Gardaland...ci mancherebbe!



                                        Buon divertimento!

 www.at21.it

7 commenti:

  1. Vuol dire che vi hanno fatto una diffida? Oppure siete voi ad averli diffidati?
    Non ho potuto leggere bene gli allegati e me ne scuso, ho un poco di fretta, ma volevo lasciare la traccia del mio passaggio, con l'intento di ritornare sulla faccenda.
    Per adesso un grande abbraccio a tutti :D

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  2. Ho letto molto velocemente tutte e due gli allegati e tutto sommato mi trovo d'accordo con l'avvocato Caramori quando sostiene il principio della tutela della salute e della sicurezza delle persone che accedono alle attrazioni dei parchi.

    A questo punto cambio punto di vista e mi chiedo cosa fanno i gestori dei parchi per tutelare la mia sicurezza di persona normodotata che, anche senza saperlo, potrebbe avere dei problemi di salute nell'affrontare giostre "adrenaliniche".

    Come ho scritto in una risposta sul mio blog, sono un podista e per iscrivermi anche ad una banale corsetta di 10 km devo avere un certificato medico-sportivo rilasciato annualmente a fronte di una visita con tanto di elettrocardiogramma sotto sforzo, spirometria etc...

    Ecco, per andare sulle giostre "adrenaliniche", io chiederei A TUTTI un certificato medico di buona salute... Down o non down... perchè la disabilità non si può "leggere in viso".

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  3. Parto dal concetto che le emozioni adrenaliniche, preferisco sperimentarle in situazioni di realtà, e non simulate da una macchina, anche se sicuramente, molto realistiche. Pertanto non sono attratto da questo tipo di emozioni e di conseguenza dai parchi di divertimento. Premesso ciò, senza volere polemizzare sulle disposizioni impartite al personale, dalla Direzione, del parco, mi domando una cosa: cosa vuol dire disabilità!
    Ho sempre ritenuto che fosse concettualmente "non abile a un qualcosa", e che comunque, tutto ciò dovesse essere certificato da uno specialista. E sono fortemente d'accordo con Unpodimondo, quando dice che renderebbe obbligatorio l'uso di certi giochi, dietro presentazione di un certificato medico che attesti le integrità fisiche e mentali di chi ne vuole provare le emozioni. Come genitore, cerco di non coinvolgere, per principio, mia figlia in queste esperienze estreme, rimandando la cosa a quando avrà un'età che gli consentirà di decidere in autonomia, e comunque, nel caso contrario, come tutore di minore ne sono responsabile a tutto campo, sempre. Quindi non riesco a comprendere il senso di questi divieti, quando oltretutto, i ragazzi sono sempre accompagnati, e non ha senso negare, "a sensazione".
    Tutte le storie del principio della tutela della salute e della sicurezza delle persone che accedono alle attrazioni dei parchi, sono frasi retoriche che lasciano il tempo che trovano. Non possiamo non essere d'accordo con chi sostiene il principio della tutela o della sicurezza. Belle parole, ma prive di riscontro nella realtà.
    E non voglio entrare nella polemica di vedere in che modo avvengono i collaudi di certe strutture
    e come vengono rilasciati i certificati di conformità normativa.
    E' apprezzabile che un addetto ci informi dei pericoli o delle particolarità che andremo ad affrontare facendo "quell'attrazione", è giusto che il normale e lo sprovveduto vengano avvisati e informati, ma è palesemente errato negarne l'accesso, a meno che non lo si trovi vietato e espressamente scritto sui certificati di omologazione della struttura stessa. A questo proposito,però, la Direzione, deve avere il coraggio di apporre un bel cartello con scritto vietato ai dawn, citando l'Art. riportato sull'omologazione. Così come si vieta l'ingresso ai cani in tanti negozzi e strutture ricettive.
    Io qui non posso entrare.
    Ci forniremo di guinzaglio e lasceremo i nostri figli legati all'ingresso.
    Chiedo scusa se ho urtato la sensibilità di qualcuno, ma non sopporto l'ipocrisia di chi con nobili parole mi rende la vita sempre più complicata.

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  4. sto leggendo i vari post, vorrei leggere con calma anche gli allegati dei vari avvocati prima di dare un vero parere.
    ma mi chiedo perché un parco non permette l'accesso ed altri sì.
    io farei firmare una dichiarazione agli accompagnatori di chiunque possa avere qualche disabilità (ma anche ai genitori/accompagnatori di minori), che si prendono tutta la responsabilità nella scelta dell'accesso alle giostre.
    è successo in montagna, un impiantista sulle piste da sci voleva impedire ad una turista di salire su uno skilift non facilissimo che portava ad una pista nera, con il figlioletto. alla fine, la signora ha tanto rotto che è salita col bambino. bambino scivolato e morto.
    il processo è finito dopo anni con l'assoluzione dell'impiantista, ma ti immagini che inferno ha passato lui per colpa di una stupida?
    io credo che il parco faccia bene a tutelarsi e ad avvisare gli utenti dei pericoli in cui si può incorrere, ma non trovo giusto bloccare l'accesso ad una persona solo perché si vede somaticamente la sua "diversità".

    (ps: come utente wordpress mi fa vedere un nano secondo il captcha ma poi scompare e non riesco a commentare. mi tocca uscire, entrare come google e rientrare)

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  5. Presto saprete l'evolversi, ci riuniremo la prossima settimana proprio per decidere la linea da portare avanti. Pubblicherò un post al riguardo, e allora potremo ripartire esprimendo la nostra opinione...chissà che non ci aiuti la forza del web!

    Non dirmi che anche tu hai difficoltà a commentare qui a causa del "buco nell'ozono"! :-) Peccato che vedi per un nanosecondo un "captcha"...se vedevi una scimmia eravamo a cavallo! :-D

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  6. hehehe per questo odio commentare su blogspot, ma non se ne può fare a meno!!
    ora però accedendo direttamente alla pagina dei commenti, lo vedo ma mi dice che lo digito errato :(

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  7. Macchéééé, commenta, commenta...io ti vedo, quindi ci sei riuscita! :-)
    Però, ripensandoci, non dirmi che non sono solo io il "Genio dell'informatica!"

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